Tuesday, November 16, 2010

"We lived in farms, then we lived in cities, and now we're gonna live on the internet!"

"And I wish I was special
You're so fucking special
But I'm a creep
I'm a weirdo
What the hell I'm doing here?
I don't belong here"


E' bello pensare che il social network più famoso e diffuso di tutti tempi sia nato durante una serata alcolica a seguito di una delusione amorosa, che i suoi meccanismi siano intrisi di rancore e da rigurgiti di egocentrismo e misantropia. Perchè dietro idee geniali si nasconde sempre e comunque un genio, un essere umano con i suoi pregi ed i suo i difetti come chiunque altro. Si faccia attenzione però a non cadere nell' equivoco di considerare l' ultimo film di David Fincher, un film su Facebook, o che si voglia in qualche modo esaminare la rivoluzione culturale che ha portato con se: The Social Network racconta la nascita di Facebook mettendolo in primo piano solo in circoscritte occasioni, concentrandosi invece sulla figura del suo creatore, Mark Zuckerberg. David Fincher e lo sceneggiatore Aaron Sorkin, basandosi sul libro di Ben Mezrich "Milionari per caso", mettono in scena un film dal ritmo serrato che racconta , attraverso le due cause risarcitorie che videro coinvolto Zuckerberg (la prima contro due fratelli di famiglia aristocratica che lo accusarono di avergli rubato l'idea, e la seconda contro il suo miglior amico e co-fondatore di Facebook), i momenti salienti dell' ascesa di un giovane al quale i panni del "nerd" andavano fin troppo stretti. Uno "stronzo per scelta" che fa il vuoto intorno a se pur di raggiungere il suo obiettivo, solo all' apparenza identificabile nel trittico "donne, soldi e fama", quando in realtà l' intenzione era di colpire e abbattere dalle fondamenta il sistema elitario universitario, quello delle confraternite e dei club prestigiosi e privatissimi, riunendo tutti in un unico luogo "virtuale" accessibile a qualsiasi livello o classe sociale. Un impatto i cui effetti si moltiplicarono esponenzialmente con il moltiplicarsi degli accessi al sito che resero presto Facebook un caso di portata mondiale ("in Bosnia non hanno le strade ma hanno Facebook"). Non appare strano perciò che un personaggio così complesso, capace di pugnalare il suo migliore amico alle spalle, si lasciò incantare dall' affabile Sean Parker, inventore di Napster e a suo modo altro genio rivoluzionario che riuscì a mettere all' angolo l' impero delle major discografiche. Gli ultimi saranno i primi, insomma, soli e ricchi sfondati. Ai secondi non resta che accontentarsi delle "briciole" (esemplare e molto bella la sequenza della gara di canottaggio) o di avere un profilo su Facebook.

12 comments:

Cineserialteam said...

Ed eccola la tua recensione. Impeccabile, come sempre. ;)

Ehm... Vorrei anch'io quelle briciole ^^

CST

Unknown said...

grandissimo film- due ore e manco le senti ;)

pesa said...

Incredibilmente ho aperto il tuo blog e stavo ascoltando "Creep". "Il misterioso balletto cosmico continua" (cit.)

Rosuen said...

Anche a me è piaciuta tanto la scena della gara di canottaggio.

davide said...

cioè cioè vai a vedere the social network e non dici nulla?

Anonymous said...

E vai! E' piaciuto più o meno a tutti noi. Questo non può che farmi piacere perchè vuol dire che non sono sola ad apprezzare enormemente questo film per me bellissimo.

Ale55andra

Weltall said...

@Cineserielteam: grazie, troppo buono come al solito ^__*
Eh eh eh dopo il tuo commento ho pensato fosse il caso di virgolettare quel "briciole" ^__*

@Mikypower: verissimo! un' ottimo ritmo dettato soprattutto da un' ottima sceneggiatura e dialoghi brillanti che non fanno sentire la durata del film ^__^

@Pesa: eh eh eh ci sono cose che vanno bel oltre l' umana comprensione ^__*

@Rosuen: perchè hai degli ottimi gusti ^__*

@Deiv: scusa, ci conosciamo? ^__*

@Ale55andra: eh si, ho visto che ha raccolto consensi pressochè unanimi. Ed in effetti il film merita gli elogi che sta ricevendo ^^

Rosuen said...

Grazie Weatall ^____^

kusanagi said...

Alla fine della visione mi e' rimasto un'enorme senso di tristezza, quante vite vuote ...

Weltall said...

@Rosuen: come mi hai chiamato??? ^__*

@kusanagi: guarda, io uso FB e non mi nascondo, però quel vuoto lo si percepisce perfettamente anche dai "contenuti" che girano sul Social Network...

nicolacassa said...

Gran bel film!

Weltall said...

@Nick: grande cugino!