Tuesday, June 26, 2012

"You are here because you some Justin Beaver, Molly Cyrus lookin' motherfuckers."

Non so cosa faccia più spavento, se l' ennesimo film tratto da una vecchia serie tv o Jonah Hill magro. Entrambe le cose sono però parti inseparabili del patrimonio genetico di 21 Jump Street, film della coppia Phil Lord / Chris Miller (Piovono Polpette), scritto, tra gli altri, dallo stesso Jonah Hill che interpreta anche uno dei protagonisti insieme a Channing Tatum. Quasi sconosciuta da noi e andata in onda in America dal '87 al '91, la serie a sfondo poliziesco prodotta da Stephen J. Cannell raccontava di una squadra di agenti sotto copertura impegnati in crimini giovanili con protagonisti un esordiente Johnnie Depp e Peter DeLuise che compaiono nel film di Lord e Miller in un breve ma immancabile cameo. Come già accaduto per Stursky & Hutch, le tematiche seriali lasciano il posto, nella versione cinematografica, alla più classica commedia. Trattandosi comunque di una storia a sfondo poliziesco non mancano, seppur limitate, sparatorie ed inseguimenti che sembrano più che altro l' ennesimo tentativo di resuscitare quella buddy comedy morta e sepolta dai tempi di Beverly Hill Cop e Arma Letale. Quella di 21 Jump Street appare insomma l' ennesima operazione che parte, fin dagli intenti, con il piede sbagliato ma che a conti fatti, e con gran sorpresa, si rivela una commedia davvero divertente. Se la coppia Hill / Tatum funziona egregiamente, lo stesso si può dire dell' approccio comico basato sugli opposti: se ai tempi del liceo uno è un nerd e l' altro uno dei ragazzi più popolari della scuola, sette anni più tardi, infiltrati come studenti proprio in una scuola superiore, la situazione sarà completamente ribaltata. C'è poi un modo pianamente consapevole di scherzare con i classici cliché del genere e si mette alla berlina in maniera molto divertita la cronica mancanza di idee che sta alla base di progetti come questo. Non si può certo evitare l' effetto parodia ma nel complesso si apprezza l' onestà d' intenti e si ride, per fortuna, anche parecchio.

Recensione già pubblicata su CINE20.

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